La storia della cooperativa

La cooperativa sociale “Vita Alternativa” nasce dall’idea di un gruppo di giovani miglionichesi, in prevalenza donne, in cerca di prima occupazione, nell’ ottobre del 1978.

Il gruppo si orientò verso il settore socio- assistenziale in virtù delle opportunità offerte dall’Amministrazione Provinciale e supportate dalla Legge 285/77, (Legge occupazione giovanile) e dai contenuti della Legge 180/78 ( Legge Basaglia) che sanciva la chiusura dei manicomi e prevedeva strutture alternative più idonee e a dimensione familiare.

La Cooperativa iniziò a muovere i primi passi nel 1979 offrendo alla comunità il servizio domiciliare per anziani e intraprendendo con altre Cooperative del territorio, i soggiorni estivi per minori, anche diversamente abili, presso la Colonia “Tre Cancelli” di Tricarico, volti a favorire un processo di integrazione socio-ricreativa.

L’esperienza ebbe successo sia per le attività svolte che per la formazione degli operatori.

Nello stesso anno la colonia accolse i dimessi dell’ospedale psichiatrico Don Uva di
Potenza. Il processo di deistituzionalizzazione fu sostenuto dal Centro di Igiene Mentale che contribuì a formare gli operatori, al fine di superare il primo impatto con le persone dimesse..

 

…“ Fummo colpiti da un evidente diversità per come erano fatti per il modo di muoversi, di parlare e di stare in silenzio. Erano mal vestiti, trasandati al massimo, sporchi ed alcuni addirittura senza indumenti personali ”. “In quei momenti molti di noi avrebbero voluto scappare da quel progetto impossibile”.

Tre Cancelli però doveva diventare “il soggiorno della speranza”.

Si formano così i “gruppi- famiglia” affidati alle rispettive Cooperative. Si partì con grande entusiasmo; dopo la prima fase di volontariato fu necessaria una turnazione massacrante di oltre quindici giorni continuativi,assistenza e presenza ventiquattro ore su ventiquattro.

Tutto, dalla normale routine giornaliera, al pranzo, alle riunioni, alle escursioni, alle feste doveva essere ricondotto ad un nuovo modo di stare insieme e con se stessi, nel tentativo di restituire pezzi di libertà ma soprattutto la dignità perduta negli Ospedali Psichiatrici.

Nel Dicembre del 1980, avvenne il trasferimento a Miglionico presso locali privati presi in affitto dall’Amministrazione Provinciale.

Dal 1981, le competenze in materia sanitaria passarono alla ASL N.6, e nel 1986 venne stipulata la prima convenzione che definiva i criteri di pagamento, le mansioni e responsabilità di ciascun operatore e affidava al Centro di Igiene Mentale le direttive tecniche.

Nel Maggio 2000, la Cooperativa “Vita Alternativa”,insieme alle Cooperative “Progetto Popolare”, “Dimensione Uomo”, “Caris” e “la Mimosa”,si aggiudica l’appalto e costituisce un ATI per la gestione integrata di 5 Strutture Residenziali, per pazienti in cura presso il DSM dell’ASM 4.

La gestione ha permesso alle cooperative una inversione di marcia, da “semplici prestatori di manodopera” si è giunti ad una partecipazione più attiva dal punto di vista professionale e decisionale.

Nel corso degli anni, la Cooperativa si è sempre più radicata sul territorio, divenendo punto focale di riferimento e aprendosi ad un lavoro di rete con Enti Locali e Associazioni e promuovendo diverse attività e progetti. Da tre anni è accreditata, per il Servizio Civile Nazionale.